La carta è una materia molto versatile che siamo abituati a pensare perlopiù legata alla scrittura o al confezionamento di scatole e pacchetti, ma non tutti sanno che è anche un materiale che si può lavorare con varie tecniche per creare oggetti, tra cui anche elementi di arredo.
Oggi ti racconto una realtà che ho scoperto qualche tempo fa ad un mercatino di artigianato e che ho trovato subito molto interessante per la cura, la leggerezza e la poeticità riconoscibile negli oggetti esposti. Si tratta di Opificio, uno studio di comunicazione e design del triveneto che, con il progetto Opificio Paper, realizza lampade, oggetti di uso quotidiano, sculture e gioielli. Il tutto utilizzando proprio come materiale d’elezione la carta.
Lo studio Opificio nasce nel 2011 a Linz, in Austria, dall’incrocio delle vite di Chiara Moro e di Alessandro Mazzero. Chiara proviene dal mondo dell’arte, mentre Alessandro è un graphic designer. Le loro passioni e conoscenze relative al’arte, al design e alla comunicazione si sono unite e riversate insieme fino a concretizzare la loro attività in questo progetto comune.
Opificio Paper è una sezione dello studio Opificio che raccoglie una linea di oggetti di arredo interno e non solo, realizzati lavorando a mano la carta. Nasce da un’esigenza concreta di Chiara che, rientrata in Italia nel 2010 dopo un lungo soggiorno all’estero, ebbe la necessità di reinventare gli interni della sua casa natia, in particolare avvertì il desiderio di cambiare il lampadario della sua stanza da letto.
Decise quindi di realizzare con le sue mani quello che, senza saperlo, sarebbe stato il suo primo lampadario a caduta in carta, oggetto che ancora oggi campeggia nella stanza. Molte persone nel corso del tempo hanno avuto modo di ammirare questo oggetto e hanno chiesto a Chiara di realizzarne degli altri con lo stesso materiale. Quella lampada è diventata così il prototipo per le successive realizzazioni che hanno dato vita alla linea Paper.
Nelle sue creazioni, Chiara abbina carta di tipo industriale ad altri materiali come il legno massello, il ferro, le lamine di acciaio, il marmo ed altri materiali industriali come l’acciaio galvanizzato, materiale solitamente utilizzato per il mobilio di lusso.
Tutti i suoi oggetti nascono dall’unione di questi materiali molto diversi tra loro e hanno storie proprie: la carta di origine industriale si eleva nel diventare parte di oggetti di lusso ed il ferro spesso viene dalle case di persone che ha incrociato nel suo cammino. Si tratta di ferro vecchio e arrugginito da pulire e conservare, come ad esempio alcuni chiodi arrugginiti che ha trovato in una casa del 1910 e che sarebbero stati gettati se lei non avesse pensato di dargli nuova vita incorporandoli alle sue opere.
L’ispirazione per creare oggetti sempre nuovi arriva dalle persone che Chiara incontra, e dai materiali che trova, il più delle volte casualmente, nel suo cammino. Predilige la materia grezza e i materiali di scarto, si lascia affascinare dai cambiamenti, dagli assestamenti naturali e dal processo stesso di creazione: dall’immaginare la forma e l’uso finale, al vederne tagliati e assemblati i pezzi.
Oltre alla linea Paper dedicata alla carta, Opificio ha anche realizzato una linea di oggetti in marmo per il Salone del Mobile 2018 e gran parte della sua attività è dedicata al lavoro di comunicazione per le aziende. Opificio crea progetti nella loro completezza, che siano campagne pubblicitarie, allestimento di spazi o creazione di prodotti e oggetti su commissione.
Puoi trovarli qui:
sito web – www.opificiostudio.com
pagina facebook – opificiostudio